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𝑽𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒕𝒐... 𝒍' 𝑶𝑺𝑻𝑬𝑶𝑷𝑨𝑻𝑰𝑨

Con grande entusiasmo possiamo finalmente annunciare che questa "oscura" e "magica" professione, chiamata Osteopatia, è stata riconosciuta in data 5 novembre 2020 (una gioia in questo 2020, terrei a sottolineare) come professione sanitaria.



Come tutti sapete, attualmente sono una MASSOTERAPISTA e non voglio abusare del termine Osteopata, in quanto ho ancora davanti un intero anno di scuola e probabilmente una vita di studi per considerarmi tale a tutti gli effetti, però voglio iniziare a farvi entrare in questo meraviglioso mondo, raccontandovi cos'è l'osteopatia, a chi si rivolge, per quali problematiche viene utilizzata e come lavora un Osteopata nel suo studio. Con questa mini presentazione spero di riuscire a trasmettere a tutti, anche ai più scettici, che l'Osteopatia non è più "il cunscia oss" di turno, non è magia ma è una disciplina (ora possiamo dirlo) SANITARIA basata su evidenze e studi scientifici.


𝑪𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒔'𝒆̀ 𝒍'𝑶𝒔𝒕𝒆𝒐𝒑𝒂𝒕𝒊𝒂?

Il termine osteopatia deriva dal greco “òsteon” (osso) e “pathos” (sofferenza). E’ stato coniato dal medico americano Andrew Taylor Still nel 1874 per indicare una nuova formula terapeutica che non si fonda sugli stessi principi della medicina ufficiale.


"L'osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l'espressione stessa della vita". Still


Analizzando questa citazione del padre dell'Osteopatia, possiamo quindi dedurne i principi cardine:

➳unità del corpo, l'osteopatia considera l'individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente e influenza tutte le altre; ne segue che un corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell'intera struttura;

➳ relazione tra struttura e funzione: Still nella citazione sopra riportata parla di movimento; quest'ultimo risulta permesso dall'equilibrio di tutte le componenti del nostro corpo e il nostro compito da Osteopati sarà quello di mantenere questo equilibrio (come prevenzione) o di ripristinarlo in caso di traumi e disfunzioni.

➳autoguarigione: il lavoro dell'Osteopata non è quello di guarire, ve l'ho detto che non siamo maghi, ma è quello di facilitare e indirizzare il corpo, asservendoci di varie tecniche, verso l'autoguarigione.


𝑨 𝒄𝒉𝒊 𝒔𝒊 𝒓𝒊𝒗𝒐𝒍𝒈𝒆?

L'Osteopatia non fa differenze, si rivolge al più piccolo (e con più piccolo intendo neonati e bambini) fino al più anziano, alla donna incinta, allo sportivo ma anche al più sedentario. Insomma è aperta e disponibile a tutti.


𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐯𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐎𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐚?

Questa è una domanda che mi fate in molti e avete ragione a farla.

L'Osteopatia tratta, infatti, diversi ambiti, tra i quali:

➳ ambito muscolo-scheletrico: infiammazioni del tessuto muscolare, tendineo (contratture, spasmi della muscolatura, tendiniti), disfunzioni articolari e alterazioni posturali. Un esempio: cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, discopatie/protusioni/ernie, cefalea, epicondiliti, fascite plantare, spina calcaneare, crampi muscolari e così via.

➳ambito viscerale: una vera scoperta dell'Osteopatia, si occupa del ripristino della corretta mobilità dei vari organi e della loro omeostasi, andando ad intervenire per esempio su patologie quali ernia iatale, reflusso gastro-esofageo, stipsi, gonfiore addominale ecc.

➳ambito psicologico: l'Osteopatia comprende il paziente sotto tutti i punti di vista e quindi anche gli aspetti psicologici, intervenendo ad esempio sulla respirazione diaframmatica oltre che con tecniche di rilassamento vuoi massoterapiche, vuoi cranio-sacrali, con tecniche viscerali (a livello intestinale produciamo la maggior parte della nostra serotonina, ormone della felicità). Fondamentale sarà quindi la collaborazione con figure professionali quali Psicologo e Psicoterapeuta.

➳ ambito pediatrico: come detto prima l'Osteopatia si rivolge anche ai più piccoli, e ancor prima seguendo il percorso della madre durante la gravidanza. Anche in questo caso l'Osteopatia ha fatto davvero un passo da gigante nella medicina, collaborando insieme a pediatri, ostetriche in disturbi quali plagiocefalia, problemi di reflusso, le tipiche colichette, torcicollo miogeno ecc.

➳ ambito ginecologico: contribuisce alla risoluzione di problematiche quali: dismenorrea (mestruazioni dolorose), disturbi post parto, problemi legati alla menopausa, piuttosto che cistiti ricorrenti.

➳ ambito stomatognatico: in collaborazione con dentisti, ci occupiamo della valutazione e trattamento dell' ATM, per esempio in caso di bruxismo notturno, serramento dei denti, malocclusioni che possono comportare mal di testa, cervicalgie e di conseguenza anche alterazioni posturali.

➳ambito ottico: anche l'occhio riveste una notevole importanza per il nostro sistema; un'alterazione dello sguardo per un difetto visivo, un occhio dominante, si ripercuoterà anch'esso sul sistema posturale inizialmente cervicale creando degli adattamenti poi in tutto il corpo.

➳ambito sportivo: utile soprattutto per la prevenzione da infortuni. L'Osteopatia è, infatti, vista da molti come disciplina preventiva e pertanto tramite tecniche fasciali, muscolari e articolari accompagna lo sportivo durante tutto il suo percorso.


𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚 𝐮𝐧 𝐎𝐬𝐭𝐞𝐨𝐩𝐚𝐭𝐚?

L'Osteopata lo possiamo definire colui che ricerca, scavando in profondità all'interno del paziente, la causa primaria del suo problema. Dopo aver accolto il paziente, infatti, la parte più importante è distintiva del nostro lavoro è l'ANAMNESI, ossia, l'operatore pone al paziente una serie di domande riguardanti le proprie abitudini di vita, sport, hobby, lavoro, traumi, infortuni, patologie, interventi chirurgici e così via, fino al motivo della consultazione attuale. A questa seguirà poi un'attenta VALUTAZIONE POSTURALE, o in genere di palpazione e test; in questa seconda fase l'Osteopata va ad osservare l'atteggiamento del soggetto nella statica e nella dinamica, lo farà poi accomodare sul lettino dove andrà a palpare e a percepire se ci sono zone più rigide, ipomobili, avvalendosi anche di TEST ORTOPEDICI E NON.

A questo punto, dopo esserci fatti un'idea di quale potrebbe essere la disfunzione che causa la sintomatologia al paziente, inizieremo il nostro trattamento avvalendoci di una serie di tecniche, che l'operatore decide di utilizzare, in base al soggetto che ha di fronte.

Si conclude il trattamento con la rivalutazione del paziente, sia tramite i test effettuati prima del trattamento, sia con l'osservazione posturale e osservo se ci sono stati miglioramenti o peggioramenti.


 

La parola per descrivere questa professione è AFFASCINANTE e aver finalmente raggiunto questo traguardo di riconoscimento come PROFESSIONE SANITARIA, è una gioia e una soddisfazione per tutti noi, che da tempo, ci battiamo per far sentire la nostra, per farci "rispettare" lavorativamente parlando, seppur con umiltà e ricercando sempre il consenso e la collaborazione con medici e tutte le altre splendide discipline.

Grazie a tutte le persone che da anni si sono messe nelle mani di questa figura, perchè è solo grazie a voi che siamo arrivati dove siamo oggi, e auguro a tutti i colleghi un grosso in bocca al lupo per il loro futuro.



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